Reti al lavoro: le formazioni in Senegal per le Autorità Locali partner

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di Alessia Taglianetti

 

La rete di sviluppo del continente africano è un intreccio di saperi che non può prescindere dalle competenze delle sue menti più giovani e femminili.

Per questa ragione il nodo centrale del progetto di cooperazione internazionale “Reti al Lavoro: Percorsi in Comune per Giovani e Donne in Senegal”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e di cui la Regione Piemonte è capofila, è il contributo allo sviluppo sostenibile e inclusivo.

Attraverso un supporto continuo alle autorità locali senegalesi si stanno definendo opportunità di inserimento lavorativo e lavoro dignitoso per persone giovani e donne in diverse località senegalesi.

L’Università degli Studi di Torino ha promosso una ricerca-azione partecipativa che, affiancata ai risultati delle attività dei quadri permanenti di concertazione locale costituiti nel 2022 nei Comuni di Louga, Thiès Ouest, Coubalan, Ronkh e Pikine Est, ha portato alla realizzazione di attività formative.

Nella primavera 2023, infatti, i funzionari e il personale dei servizi pubblici locali, hanno beneficiato di un periodo di formazione e aggiornamento con l’intento di rafforzare le competenze degli operatori. Il percorso di acquisizione di nuove informazioni e diffusione di buone pratiche ed esperienze supporterà l’azione delle autorità locali senegalesi nell’individuazione di servizi e strumenti adeguati ai bisogni dei giovani e delle donne su tale materia.

Le città senegalesi accolgono la sfida dell’Agenda 2030

Il Senegal è impegnato a realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e il programma dell’Agenda 2063 per lo sviluppo dellAfrica. In questa prospettiva ha adottato il Piano Sénégal Emergent (PSE) che indica obiettivi, strategie e iniziative per la realizzazione di un Paese definito con lo slogan “Un Sénégal émergent en 2035 avec une société solidaire dans un État de droit”. Un quadro strategico che mette la cittadinanza e le comunità al centro del processo di sviluppo, con una forte attenzione ai giovani e alle donne, alla loro qualificazione e alla loro capacità di autonomia e inclusione sociale.

Il Paese, pur rilevando una buona crescita economica con un tasso medio annuo di circa il 5% e una riduzione del tasso di povertà dal 34% (2017) al 31% (2020) – secondo la Banca Mondiale –  non ha tradotto tali performance positive in significativi miglioramenti delle condizioni di vita della popolazione. L’accesso ai servizi rimane problematico, la disparità del livello di vita tra le popolazioni rurali e quelle urbane è elevata, il tasso di alfabetizzazione rimane al di sotto del 40% e si registra una diminuzione del reddito pro-capite.

Gli studi del ILO indicano che oltre 270.000 giovani ogni anno in Senegal si affacciano al mercato del lavoro e il 39.6% di quelli sotto i 25 anni sono lavoratori che guadagnano meno di 1.90$ al giorno (una percentuale del 42.9% se consideriamo solo il genere femminile), mentre il 36,2% non studia e non lavora (dato 2015).

Sul ruolo delle Autorità Locali, la ricerca-azione svolta dall’Università di Torino ha fatto emergere come queste necessitino di migliorare le proprie capacità organizzative e metodologiche per sviluppare strumenti di governance e di partecipazione civile e rispondere adeguatamente alla domanda occupazionale e di inclusione sociale dei giovani e delle donne.

Per questa ragione tra febbraio e aprile 2023 il progetto Reti al Lavoro ha previsto numerosi appuntamenti di formazione per un totale di 85 persone partecipanti (59 uomini e 26 donne, per lo più funzionari e consiglieri comunali, assistenti tecnici e alcuni rappresentanti della società civile) nei Comuni partner, in Senegal, di Pikine Est, Thiès Ouest, Louga, Ronkh e Coubalan.

Il nodo dell’imprenditoria sostenibile a Pikine Est

Nel comune Pikine Est, tra il 25 e il 26 febbraio, 25 persone hanno partecipato alla formazione di Idy Sow sui temi dell’imprenditoria sostenibile e sulla creazione, formalizzazione e finanziamento di un progetto d’impresa in Senegal, con un’analisi dei dispositivi di accompagnamento e orientamento all’impiego.

Tra i partecipanti troviamo 10 funzionari, 10 eletti e 5 membri della società civile, 20 uomini e 5 donne che, lavorando in piccoli gruppi, hanno potuto confrontarsi sulle tematiche e accrescere le proprie competenze.

L’intera formazione è stata pensata per rafforzare le capacità tecniche e gestionali delle persone partecipanti che, lavorando a gruppi, hanno elaborato un progetto.

Thiès Ouest e il sostegno psicosociale

A Thiès Ouest il percorso ha previsto tre tappe: tra il 22 e il 24 febbraio sul tema dell’imprenditoria, tra il 13 e il 17 marzo sui dispositivi di accompagnamento all’impiego e tra il 26 e il 28 aprile con una consulenza e sostegno psicosociale.

Abdourahmane Deme ha formato le persone partecipanti con un’introduzione al concetto di imprenditoria, indicando le fasi di ideazione progettuale, delineando le tipologie di impresa e le procedure per la sua creazione e ponendo una riflessione sui diritti e doveri da applicare sul luogo di lavoro.

Nella fase successiva, il formatore Jean Lui Gomis ha introdotto alle persone partecipanti un glossario del sostegno all’impiego e la strategia nazionale di inserimento lavorativo attiva in Senegal. Non solo teoria, ma anche due visite di approfondimento alla Chambre des Métiers de Thiès e alla Agence National de la Maison de l’Outil.

In ultimo, a Thiès Ouest, la consulenza e il sostegno psicosociale a cura di Mohamed Mbow sui temi della gestione dello stress e del trauma, con modalità e strumenti per conduzione di colloqui individuali per l’orientamento e l’inserimento lavorativo.

L’obiettivo generale di questa sessione di formazione è quello di rendere il centro di servizi dedicato al lavoro un luogo accogliente e rassicurante, ma anche quello di sviluppare empatia, comportamenti di responsabilità e fiducia nei confronti di chi visita il servizio comunale dedicato all’occupazione giovanile e femminile.

Ai tre appuntamenti hanno partecipato 15 persone, tra cui 7 donne e 8 uomini.

Focus sui giovani a Louga

Dal 14 al 17 marzo, a Louga, Serigne Makhatar Thiam e Khalilou Drame hanno formato un gruppo di 9 uomini e 6 donne sulle varie tipologie di impresa e hanno permesso loro di ascoltare diverse testimonianze da parte della Délégation de l’Entreprenariat Rapide des Femmes et des Jeunes e del projet Agri-Jeunes.

Questa formazione su due temi fondamentali per il progetto: l’imprenditoria e i sistemi di sostegno. In questo modo i tecnici del comune di Louga hanno compreso meglio le problematiche relative all’occupabilità, alla formazione e all’integrazione dei giovani secondo lo spirito del progetto Reti al Lavoro.

Durante la formazione la discussione si è sviluppata su vantaggi e svantaggi di ciascuna forma d’impresa, costi di avvio e implicazioni fiscali, il tutto per consentire alle persone partecipanti di scegliere il modello d’impresa più adatto alla propria idea.

Elementi di diritto del lavoro per i funzionari di Ronkh

Per il gruppo di Ronkh, guidato da Labaly Toure tra il 12 e il 13 marzo, hanno collaborato 6 donne e 9 uomini partendo sempre dagli elementi di diritto del lavoro, di creazione di un’impresa e sulla posizione degli enti locali.

Le persone partecipanti hanno anche approfondito il tema dello sviluppo locale e hanno preso in esame il ruolo delle attività locali nella creazione e nel supporto al lavoro sostenibile per giovani e donne.

I temi sono stati approfonditi anche grazie alla visita all’impresa SLC (Société des Cultures de Légumineuses), considerata un riferimento a livello locale. Durante la visita il sindaco Amadou Tidiane ha esortato le persone partecipanti a seguire con attenzione perché saranno loro, da adesso in avanti, a sostenere i giovani e le donne della città che vorranno lanciare un’attività imprenditoriale.

Coubalan punta sul digitale

In ultimo a Coubalan, il 17 e il 18 aprile, la formatrice Lucie Aspect ha illustrato al gruppo locale (composto da 2 donne e 13 uomini) metodologie per il community management, oltre alle informazioni di base sulla formalizzazione di un’impresa, diritti e doveri dei lavoratori, contrattualistica e sicurezza sul lavoro.

L’obiettivo principale resta lo sviluppo locale, ma con lo sguardo rivolto verso l’economia circolare tra i 13 villaggi del comune di Coubalan. Lucie Aspect ha poi ampliato lo sguardo verso le nuove professioni digitali e ha spiegato quanto sia fondamentale, nel mondo di oggi, affiancare alle competenze imprenditoriali un buon utilizzo dei social media e della posta elettronica.

A conclusione delle formazioni, un seminario internazionale di scambio a Louga

Dal 11 al 13 luglio 2023 è stato infine organizzato a Louga un seminario multi-attoriale di scambio tra le persone formate e alcuni rappresentanti del Comune di Torino, dell’Università di Torino e dei partner ENAIP, RETE, ENGIM ed LVIA.

Per la prima volta in presenza di 25 delegati e delegate provenienti da tutti i territori coinvolti, Pikine est, Thies Ouest, Ronkh, Coubalan e Louga, sono stati analizzati i report territoriali realizzati con il supporto dell’Università di Torino ed è stata presentata e validata la “feuille de route”, la carta con i progetti di formazione tecnica e per la creazione di impresa da avviare nei mesi successivi per giovani e donne sempre nelle cinque località. Nei giorni a seguire l’Ispettore della Gioventù di Louga ha parlato del ruolo delle collettività territoriali nell’inserimento lavorativo dei giovani e delle donne, cui sono seguiti gruppi di lavoro e la visita a due realtà molto interessanti: il Pole Emploi e il “centre jeunes Xarit”  del CEFAM Louga, come esempio di centro servizi.

La sostenibilità, senza uguaglianza, non ha futuro

La tela che sta tessendo il progetto Reti al Lavoro risponde agli obiettivi di sviluppo sostenibile e inclusivo attraverso un supporto costante alle autorità locali senegalesi. La formazioni hanno acceso i riflettori sui temi cardine della collaborazione e mirano a un progresso nella parità di genere e nell’emancipazione delle donne.

Per predisporre un futuro sostenibile è necessario riconoscere gli importanti contributi delle donne nei contesti locali e stimolarle a intraprendere progetti imprenditoriali indipendenti, proprio come il progetto Reti al Lavoro sta cercando di sostenere.

Vorresti saperne di più sul progetto?

www.piemontecooperazioneinternazionale.it

www.regione.piemonte.it/cooperazione-internazionale

E sui social segui gli hashtag: #Retiallavoro #Réseauxautravail