La rete solidale piemontese si attiva per il popolo ucraino

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Mentre la crisi tra Russia e Ucraina è scandita dai continui lanci delle agenzie di stampa e le dichiarazioni degli opposti schieramenti si susseguono con un botta e risposta costante, il Piemonte attiva la sua rete solidale per rispondere all’emergenza umanitaria innescata dalla guerra sul confine orientale dell’Europa.

I Punti di raccolta della rete solidale

Sul fronte istituzionale, il Consiglio regionale sta procedendo all’attivazione di un Comitato di solidarietà per raccogliere fondi e materiali da mandare in Ucraina. Altro tema con cui si sta misurando il Consiglio regionale riguarda l’assistenza dei cittadini ucraini residenti in Piemonte.

La Regione Piemonte ha inoltre avviato una ricognizione su tutto il territorio regionale, delle disponibilità di famiglie e singoli all’accoglienza temporanea dei nuclei famigliari provenienti dell’Ucraina, composti in gran parte da donne (mamme, nonne, e zie) con figli anche minori al seguito, in fuga dalle zone di conflitto. Per maggiori info visitare il sito della Regione.

La città di Torino, attraverso la Protezione Civile, ha invece concesso un magazzino in via delle Magnolie 5 in cui avviare la raccolta di beni da inviare in Ucraina e nei paesi confinanti, interessati da ingenti flussi migratori di persone che fuggono dal conflitto.

Servono soprattutto medicine e materiale sanitario per gli ospedali che stanno curando le centinaia di feriti di tutte e due le parti

È la dichiarazione di Dario Arrigotti, Console onorario dell’Ucraina in Piemonte. Oltre al punto di raccolta di via delle Magnolie 5 è attivo un altro punto di raccolta di medicinali presso la Mole Antonelliana.

Alla solidarietà istituzionale si aggiunge quella informale del no-profit piemontese.
Il SERMIG ha attivato una raccolta di beni di prima necessità presso l’Arsenale della Pace, in Piazza Borgo Dora 61.

ACMOS, Borders-SulConfine, la Fondazione Benvenuti in Italia e Generazione Ponte si stanno mobilitando in queste ore per inviare aiuti agli Ucraini a ridosso del confine con la Romania. Le organizzazioni si stanno inoltre adoperando per accogliere i cittadini ucraini fuggiti dalla guerra a Torino e provincia, aprendo le porte di CASA ACMOS, sede dell’associazione ACMOS a Torino, e di Cascina Caccia, bene confiscato alla ‘ndrangheta a San Sebastiano da Po (TO).

È attiva, inoltre, una raccolta fondi e beni di prima necessità che saranno recapitati alle amministrazioni regionali transfrontaliere dai giovani delle organizzazioni promotrici, nel mese di marzo.

Il punto di raccolta dei generi di prima necessità è casa ACMOS in Via Leoncavallo 27, a Torino. Cibo, vestiti e medicinali, richiesti dall’amministrazione di Chernivtsi, regione dell’Ucraina sud-occidentale, saranno raccolti anche nelle scuole del territorio in cui operano gli educatori di ACMOS. Un’azione concreta per coinvolgere i giovani e stimolare la discussione sulla delicata situazione in Ucraina, rendendoli protagonisti.

Maggiori info sono disponibili al seguente link.

Le iniziative dei soci COP
(IN COSTANTE AGGIORNAMENTO)

Sono diverse le iniziative di sostegno promosse dai soci COP. In particolare si segnalano:

NUTRIAID ha attivato una raccolta fondi per l’acquisto di materiali di primo soccorso e beni di prima necessità. Maggiori info a questo link

CIFA comunica sulla propria pagina Facebook di aver ricevuto tantissime richieste di adozione per i minori in fuga dalla guerra, sottolineando tuttavia “che attualmente non ci sono le condizioni per attivare un affido internazionale, un istituto non ancora disciplinato dalla legge italiana.” È pero stato attivato un canale con la Commissione Adozioni Internazionali, per capire come offrire “un aiuto concreto ai bambini che vivono il dramma della guerra.”

È partita la colonna umanitaria organizzata da RAINBOW4AFRICA, insieme a MissionAid. Gli aiuti si compongono di un autobus-ospedale con una sala operatoria e otto posti letto di cui 4 con l’ossigeno, alcune cliniche mobili, un’ambulanza, un pulmino per il trasporto dei passeggeri e un fuoristrada, a cui possono aggiungersi in caso di necessità due camion, uno allestito a sala operatoria e uno a terapia intensiva. In tutto una ventina di persone, tra cui tre medici e altrettanti infermieri. Qui tutti gli aggiornamenti.
Leggi il comunicato stampa di Rainbow4Africa

COI ha attivato presso la sua sede un centro di raccolta di beni ed aperto una raccolta fondi. Ha inoltre lanciato un appello, chiamando a raccolta i professionisti del settore, i volontari ed i cittadini per una raccolta di beni e di fondi da destinare in tempi brevissimi ai profughi ucraini che si stanno ammassando in Romania, dove il COI collabora con un’associazione partner che opera in loco.

Il centro di raccolta allestito da COI si trova a Torino, in Via Nizza 230, III° Piano – presso Dental School, corridoio D. Orari di apertura dalle 09.30 alle 17.30 – Tel. +39 011 670 81 85 – +39 347 3158424
Leggi il comunicato stampa di COI

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